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    ll progetto si articola sue due obiettivi: 1) creare una rete delle diverse aree marine protette (le italiane sono 27) nel Mediterraneo e realizzarne di nuove nel Mar Nero, che ne è privo. 2) individuare i siti più adatti per l’eolico off-shore. Il progetto prevede inoltre l’aggiornamento delle mappe del vento dei due mari, che hanno subito modifiche a causa del riscaldamento climatico. E soprattutto, verificare lo stato dei fondali dei siti favorevoli dove potranno ancorarsi le piattaforme ed essere posati gli elettrodotti. A fare da discriminante per la costruzione delle centrali, sarà infatti la presenza e la ricchezza di fauna e flora. Il progetto dovrà individuare le linee guida in modo che il futuro network formato dalle attuali aree protette e da quelle che saranno individuate in alto mare, sia regolato e gestito in modo più omogeneo, in un’ottica transfrontaliera. Funzioneranno da test due progetti pilota: nel Mar Nero e nel Canale d’Otranto. Quest’ultimo coinvolgerà Italia, Albania, Montenegro e Grecia.

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    Nell’ambito del progetto FEAMP ISSPA (Linea 1.4 e Linea 2.51) è stato effettuato un rilievo Multi Beam allo scopo di indagare i fondali relativi alle aree identificate come potenzialmente idonee all’acquacultura. Tali rilievi hanno lo scopo di completare la mappa degli habitat bentonici e delle caratteristiche fisiche del substrato necessario alla corretta pianificazione spaziale marittima e all’identificazione delle pressioni multiple all’interno dell’area marina protetta Regno di Nettuno e del Sito Natura 2000 Fondali marini di Ischia Procida e Vivara. Il rilievo è stato effettuato con Multi Beam Knosgber 2040 C e Seapath 130-J. Sono state effettuate sonde per il profilo di velocità dell’acqua circa 2 volte al giorno con Mini SVP Valeport. È stata effettuata la calibrazione dello strumento all’inizio del rilievo e sono stati corretti i parametri di pitch, yaw a roll. L’elaborazione preliminare dei dati è stata effettuata a bordo con il software CARIS HIPS and SIPS ed è stato prodotto un DTM e un mosaico della riflettività a 1 m di risoluzione per tutta l’area indagata. Le mappe sono state estituite con il software ArcGIS 10.8.

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    Nell’ambito del progetto FEAMP ISSPA (Linea 1.4 e Linea 2.51) è stato effettuato un rilievo Multi Beam allo scopo di indagare i fondali relativi alle aree identificate come potenzialmente idonee all’acquacultura. Tali rilievi hanno lo scopo di completare la mappa degli habitat bentonici e delle caratteristiche fisiche del substrato necessario alla corretta pianificazione spaziale marittima e all’identificazione delle pressioni multiple all’interno dell’area marina protetta Regno di Nettuno e del Sito Natura 2000 Fondali marini di Ischia Procida e Vivara. Il rilievo è stato effettuato con Multi Beam Knosgber 2040 C e Seapath 130-J. Sono state effettuate sonde per il profilo di velocità dell’acqua circa 2 volte al giorno con Mini SVP Valeport. È stata effettuata la calibrazione dello strumento all’inizio del rilievo e sono stati corretti i parametri di pitch, yaw a roll. L’elaborazione preliminare dei dati è stata effettuata a bordo con il software CARIS HIPS and SIPS ed è stato prodotto un DTM e un mosaico della riflettività a 1 m di risoluzione per tutta l’area indagata. Le mappe sono state estituite con il software ArcGIS 10.8.

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    Il FEAMP mira a realizzare una “pianificazione dello spazio marittimo” come previsto dalla direttiva n. 2014/89/UE, per promuovere lo sviluppo sostenibile delle economie marittime, la cosiddetta Economia Blu. Per questo scopo tutti i maggiori Enti Pubblici di Ricerca e Università della Campania da un anno stanno mettendo a disposizione le proprie conoscenze sull’ambiente costiero e marino per produrre una visione sintetica sui vincoli d’uso, il funzionamento degli ecosistemi, le concessioni d’uso turistiche e militari, le rotte di navigazione, l’idoneità ad attività antropiche in base alle caratteristiche ecologiche, la salubrità delle risorse naturali e dell’ambiente per attività di maricoltura. La sostenibilità, infatti, si basa su una conoscenza olistica e approfondita della risorsa mare e delle implicazioni economiche dei suoi usi. Gli scopi ed i vantaggi della pianificazione dello spazio marino e marittimo sono molteplici: limitare i conflitti tra i vari settori e creare sinergie tra le attività, incoraggiare gli investimenti con norme più chiare, incrementare la cooperazione transfrontaliera tra i paesi dell’UE per sviluppare reti energetiche, rotte di navigazione, condotte, cavi sottomarini e altre attività, ma anche per sviluppare reti di aree protette, proteggere l’ambiente individuando precocemente gli impatti e le opportunità per un uso consapevole dello spazio. Il 2021 è il termine per l’istituzione dei piani di gestione. Per questo scopo tutti i maggiori Enti Pubblici di Ricerca e Università della Campania da un anno stanno mettendo a disposizione le proprie conoscenze sull’ambiente costiero e marino per produrre una visione sintetica sui vincoli d’uso, il funzionamento degli ecosistemi, le concessioni d’uso turistiche e militari, le rotte di navigazione, l’idoneità ad attività antropiche in base alle caratteristiche ecologiche, la salubrità delle risorse naturali e dell’ambiente per attività di maricoltura. La sostenibilità, infatti, si basa su una conoscenza olistica e approfondita della risorsa mare e delle implicazioni economiche dei suoi usi.